Se non altro è una pubblicità divertente.
Se Microsoft impara a ridere di se stessa, come dimostra, e lascia ad Apple tutto l'alone di figosità, forse sta trovando la sua strada.
Certo, anche lavorare sul prodotto non è poi così sbagliato.
Infatti IE suck...less.
p.s. io uso Firefox e Chrome
venerdì 30 novembre 2012
Il nuovo Internet Explorer - Pubblicità
In morte di Osvaldo Paniccia
IN MORTE DI OSVALDO PANICCIA
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o Paniccia mio, gemendo
a Terracina, nel suo studio ora vuoto.
L'arte prima si pensa e poi si fa
Del liquido violacelo su YouTube abbiamo veduto,
eri un artista indipendente sin dalla giovane età
ed io da lunge i miei gamberi saluto.
Sento le sorelle Poliseno e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego con De Michelis nel tuo porto quiete.
Questo perché l'arte è una cosa seria!
Il tuo precetto montaliano con te andrà perso
nel petto triste di un Dipré mesto.
(Chi non conosce Osvaldo Paniccia, se lo cerchi su youtube. Gli altri avranno colto Foscolo.)
mercoledì 28 novembre 2012
Germinazioni di notorietà
Ieri sera non andava facebook.
Ora in ufficio non mi funziona molto twitter.
Allora cerco immagini interessanti in giro per la rete.
Oggi ho trovato l'immagine di un mio amico che va a caccia vestito da sposa.
È una foto vera.
Ora in ufficio non mi funziona molto twitter.
Allora cerco immagini interessanti in giro per la rete.
Oggi ho trovato l'immagine di un mio amico che va a caccia vestito da sposa.
È una foto vera.
Acqua alta a Venezia - cosa si faceva una volta?
Anche e soprattutto in riferimento al mio post precedente, mi domando come affrontassero l'acqua le persone che prima di me passeggiavano per Venezia.
Alcuni probabilmente avevano dei grandissimi stivaloni, ma credo che la maggior parte se ne stesse in casa, forse sotto le coperte, e pensasse: bon, no se laora mia. Che in Italiano sarebbe qualcosa tipo "bene, oggi non si lavora mica."
La parola "mica" è una di quelle parole che mi piacciono molto, anche per la sua intraducibilità. Chiusa parentesi.
Comunque, anche e soprattutto in riferimento al mio posto precedente, io non me lo vedo proprio Manzoni che scocciato si mette gli stivaloni e va a passeggio per Venezia con l'acqua alta.
Nella foto vedete la mia scarpa, sopra la passerella, sotto casa.
Ripenso a Gaia Zuffa, che per anni a Venezia ci ha abitato, e a Rebecca Stern, e alle sue foto.
Alcuni probabilmente avevano dei grandissimi stivaloni, ma credo che la maggior parte se ne stesse in casa, forse sotto le coperte, e pensasse: bon, no se laora mia. Che in Italiano sarebbe qualcosa tipo "bene, oggi non si lavora mica."
La parola "mica" è una di quelle parole che mi piacciono molto, anche per la sua intraducibilità. Chiusa parentesi.
Comunque, anche e soprattutto in riferimento al mio posto precedente, io non me lo vedo proprio Manzoni che scocciato si mette gli stivaloni e va a passeggio per Venezia con l'acqua alta.
Nella foto vedete la mia scarpa, sopra la passerella, sotto casa.
Ripenso a Gaia Zuffa, che per anni a Venezia ci ha abitato, e a Rebecca Stern, e alle sue foto.
martedì 13 novembre 2012
Passeggiando per Venezia - Case famose
Almeno una volta al giorno vedo le seguenti scritte:
In questa casa ha vissuto Carlo Goldoni. (abitiamo nella stessa calle, praticamente)
In questa casa ha vissuto Alessandro Manzoni. (in un Campo in cui passo ogni giorno per andar a lavoro)
In questa casa ha vissuto Lord George Gordon Byron. (lungo il Canal Grande, davanti a San Tomà)
In questa casa ha vissuto Gabriele D'Annunzio (lungo il Canal Grande, poco oltre il ponte dell'Accademia).
Visualizza Case Veneziane in una mappa di dimensioni maggiori
Vivendo io ora a Venezia penso che un giorno metteranno una lapide pure sopra lo stipide della porta della casa in cui ho abitato. Qui visse Andrea H. Sesta - Pirata lebowskiano - 1988 -21**.
Immagino che per caso un bambino ci passerà davanti e si domanderà "Chi era quell'H.?" Così tirerà fuori il suo iphone50 e controllerà: "un blogger che ogni tanto faceva l'elenco di tutti quelli che vedeva mentre andava a lavoro".
Va bene così.
In questa casa ha vissuto Carlo Goldoni. (abitiamo nella stessa calle, praticamente)
In questa casa ha vissuto Alessandro Manzoni. (in un Campo in cui passo ogni giorno per andar a lavoro)
In questa casa ha vissuto Lord George Gordon Byron. (lungo il Canal Grande, davanti a San Tomà)
In questa casa ha vissuto Gabriele D'Annunzio (lungo il Canal Grande, poco oltre il ponte dell'Accademia).
Visualizza Case Veneziane in una mappa di dimensioni maggiori
Vivendo io ora a Venezia penso che un giorno metteranno una lapide pure sopra lo stipide della porta della casa in cui ho abitato. Qui visse Andrea H. Sesta - Pirata lebowskiano - 1988 -21**.
Immagino che per caso un bambino ci passerà davanti e si domanderà "Chi era quell'H.?" Così tirerà fuori il suo iphone50 e controllerà: "un blogger che ogni tanto faceva l'elenco di tutti quelli che vedeva mentre andava a lavoro".
Va bene così.
domenica 11 novembre 2012
Ballerine, ma che succede?
Qualcuno mi spiega che succede?
Se guardo la ballerina a sinistra, sembra che tutte e tre girino a sinistra.
Se guardo la ballerina a destra, sembra che girino a destra.
Se guardo la ballerina a sinistra, sembra che tutte e tre girino a sinistra.
Se guardo la ballerina a destra, sembra che girino a destra.
sabato 10 novembre 2012
Argo - Ben Affleck e il 1979
Ho scritto il titolo del post perché volevo parlare di Argo, il film che ho visto ieri sera con la Raffa, però poi mentre sfogliavo il giornali ho letto questa dichiarazione di Casini:
Come dicevo, ieri sera sono andato a vedere Argo, il film di Ben Affleck in cui narra una storia vera. Ecco, secondo me quando il cinema narra una storia vera un po' perde il suo fascino. Ma questo è un altro discorso.
Non ho molto da dire sul film, a dire il vero. Il protagonista, Ben Affleck, è un po' come Mario Monti. Sembra uno che passava lì per caso e viene chiamato a salvare gli altri americani che si sono nascosti nella casa dell'ambasciatore canadese. Brava gente, i canadesi. Noi siamo gli americani ostaggi, nel mio esempio. Solo che Ben ce la fa a salvarci. E poi Ben smette di rompere le palle agli altri e torna a fare il papà e il marito.
Che farà Monti?
E la prima cosa che ho pensato è stata "Non lo so, spiegacelo te, visto che eri favorevole a questa legge mentre eri Presidente della Camera. Beh, torniamo al film.Casini: "Ho letto che Grillo e Bersani contestano la riforma elettorale. Se vogliono tenere il Porcellum, lo dicano in Parlamento e spieghino che per loro è giusto che chi ha il 30% dei voti prenda il 55% dei seggi"
Come dicevo, ieri sera sono andato a vedere Argo, il film di Ben Affleck in cui narra una storia vera. Ecco, secondo me quando il cinema narra una storia vera un po' perde il suo fascino. Ma questo è un altro discorso.
Non ho molto da dire sul film, a dire il vero. Il protagonista, Ben Affleck, è un po' come Mario Monti. Sembra uno che passava lì per caso e viene chiamato a salvare gli altri americani che si sono nascosti nella casa dell'ambasciatore canadese. Brava gente, i canadesi. Noi siamo gli americani ostaggi, nel mio esempio. Solo che Ben ce la fa a salvarci. E poi Ben smette di rompere le palle agli altri e torna a fare il papà e il marito.
Che farà Monti?
venerdì 9 novembre 2012
Il caffé e lo zucchero - e La spada nella roccia
Una bella cosa è quando prendo un cappuccino e ci metto un po' di zucchero sopra e mescolando molto zucchero rimane sulla schiuma.
Poi ci passo sopra con il cucchiaino mi mangio un paio di miscugli zuccherati: pillole di bontà. Adoro i bar, non tutti, ma molti sì. Però nel caffé ne finisce sempre di meno, di zucchero, pazienza.
Beh, quando mi succede ripenso alla fotina in movimento che vedete qui di lato, tratto dal famosissimo film Via col vento.
No, è La spada nella roccia, chi voglio fregare? Nessuno, nessuno, è solo che forse ho preso troppo zucchero.
Una volta, per sfida con un paio di amici abbiamo versato in un bicchiere di birra (con della birra dentro) del caffé, dello zucchero e dell'aceto e ricordo che ho provato a berlo ma era imbevibile, dopo il primo sorso. Vabbé, meglio lo zucchero sopra la schiuma del cappuccino.
Poi ci passo sopra con il cucchiaino mi mangio un paio di miscugli zuccherati: pillole di bontà. Adoro i bar, non tutti, ma molti sì. Però nel caffé ne finisce sempre di meno, di zucchero, pazienza.
Beh, quando mi succede ripenso alla fotina in movimento che vedete qui di lato, tratto dal famosissimo film Via col vento.
No, è La spada nella roccia, chi voglio fregare? Nessuno, nessuno, è solo che forse ho preso troppo zucchero.
Una volta, per sfida con un paio di amici abbiamo versato in un bicchiere di birra (con della birra dentro) del caffé, dello zucchero e dell'aceto e ricordo che ho provato a berlo ma era imbevibile, dopo il primo sorso. Vabbé, meglio lo zucchero sopra la schiuma del cappuccino.
giovedì 8 novembre 2012
Passerotti
A volte passeggiando verso lavoro vedo i passerotti che mangiano le briciole insieme ai piccioni. E se i piccioni sono un pochino abituati a vedere gli uomini passare e non si scansano più di tanto, i passerotti sono sempre i primi a battere le ali per spostarsi.
Così mi viene spesso da pensare che in realtà i passerotti siano come dei bambini e i piccioni i loro genitori. I passerotti sono i cuccioli dei piccioni.
Oggi però ho pensato che forse è più giusto pensare ai passerotti come a dei piccoli Baby Herman, il personaggio di Chi ha incastrato Roger Rabbit, quello che vedete nella foto.
I passerotti sono adulti arrapati intrappolati in corpo da bambini.
Così mi viene spesso da pensare che in realtà i passerotti siano come dei bambini e i piccioni i loro genitori. I passerotti sono i cuccioli dei piccioni.
Oggi però ho pensato che forse è più giusto pensare ai passerotti come a dei piccoli Baby Herman, il personaggio di Chi ha incastrato Roger Rabbit, quello che vedete nella foto.
I passerotti sono adulti arrapati intrappolati in corpo da bambini.
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