venerdì 30 novembre 2012
In morte di Osvaldo Paniccia
IN MORTE DI OSVALDO PANICCIA
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o Paniccia mio, gemendo
a Terracina, nel suo studio ora vuoto.
L'arte prima si pensa e poi si fa
Del liquido violacelo su YouTube abbiamo veduto,
eri un artista indipendente sin dalla giovane età
ed io da lunge i miei gamberi saluto.
Sento le sorelle Poliseno e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego con De Michelis nel tuo porto quiete.
Questo perché l'arte è una cosa seria!
Il tuo precetto montaliano con te andrà perso
nel petto triste di un Dipré mesto.
(Chi non conosce Osvaldo Paniccia, se lo cerchi su youtube. Gli altri avranno colto Foscolo.)
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3 commenti:
Magnifica poesia
e ora "silenzio.. si deve guardare e basta..."
fantastica...permettimi solo un piccolo errata corrige...Terracina, non Pietralcina!
Correggo!
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