martedì 19 giugno 2012

Un mese e qualcosa fa, quasi due mesi fa


Tratto da Sunday Boring Sunday

Tornando in treno da Bologna, questa mattina, ho passato il viaggio con la testa rivolta verso l’esterno del treno.
Avrei preferito leggere un libro, ma ieri sera devo aver bevuto tantissimo preso freddo al pancino e avevo un po’ di nausea.

Un unico ammasso di nuvole avvolgeva quello spicchio di terra tra Bologna e Verona e le facce delle persone sul treno erano tutt’altro che gentili.

Avevo un alito pessimo così ho chiesto al mio vicino se avesse una gomma da masticare. No.
Nemmeno il controllore aveva una gomma da masticare. Mi ha detto di comprarmi qualcosa dal carrello di quello che passa con il carrellino tra i sedili per vendere le cose da mangiare e da bere. “Vorrei solo una ciunga”.

Solo dopo ho pensato che solo a Verona ciunga vuol dire chewing gum. Ops.
Mi è venuta la nausea e sentivo che avrei potuto vomitare.
Mi è passata la nausea, ma un po’ mi è rimasta.
Ho provato a leggere, dopo due righe mi è tornata la nausea.
Arrivato in stazione, sono corso a casa,  ma piano e in motorino. Perché c’era un po’ di pioggerellina e non volevo scivolare.

E poi il motorino era quasi senza benzina.
La pioggerellina sopra la città, le persone silenziose e reticenti. Sguardi confusi e silenzi antipatici. Io che entro in casa e mi dimentico che è domenica, quando mi stupisco di aver visto tutte quelle persone in casa mia. Erano i miei.

Dopo pranzo mi sono addormentato.

lunedì 18 giugno 2012

Gentile Sindaco Flavio Tosi

Gentile Sindaco Flavio Tosi

mi duole constatare che per la sua imperizia e per quella dei suoi assessori mi sono trovato nella spiacevole situazione di parcheggiare la macchina in sosta vietata. Disdicevole eventualità che so essere capitata anche a lei. Mi auguro che la c.d. sanzione pecuniaria possa risolversi con un’archiviazione, per non dare adito alle voci che sostengono l’idea secondo cui meno parcheggi significhino più multe, ossia più entrate per le casse comunali.

Rimango in attesta di un cortese riscontro,
Cordialità

Andrea Hinkel Sesta

martedì 12 giugno 2012

Primarie

Fioroni (PD) : "No aperture sulle coppie gay o mi candido alle primarie". Capite la minaccia?

Ecco come certa gente vede la democrazia: una minaccia.

Che si candidasse, prendesse due voti e poi si cercasse un lavoro. O no?

Dear Marisa Tomei

Ho conosciuto la Troma grazie ad un mio prof, durante un corso sui Mass Media, new media e altre amenità (uno dei corsi più belli che abbia mai fatto). La Troma è una casa di produzione famosa per il suo core busines fondamentalemente incentrato sui film trash (ma come diavolo scrivo?)
Forse il loro film più famoso è Tromeo and Juliet, o per lo meno è così che li ho conosciuti.

Un passo indietro. Beh, ieri, dopo che mi è tornato alla mente Black Swan ho ripensato agli altri film di Aronofsky, e mi è tornato in mente The Wrestler. Lì, proprio in quel momento, ho pensato a Marisa Tomei. Quanto è bella quella donna? (Anche in Cyrus non è niente male, btw).

Così ieri sera sono andato a vedermi la biografia di Marisa Tomei (che ora che mi ci fate pensare è bellissima anche in Factotum) e ho scoperto un film della Troma, il primo del genere, prodotto dalla casa: The Toxic Avenger.

Parentesi: guardate che alla Troma ci sono dei fichi. Ad esempio, se avete visto il film Super, con Riann Wilson, è sceneggiato e diretto da gente che proviene dalla Troma. Chiusa parentesi.

Il film ve lo trovate tutto su youtube, sia la versione italiana censurata sia la versione integrale amerrrigana. Ve lo consiglio, se avete un'oretta e mezza per farvi una cultura cinematografica fatta di persone che si menano, teste fracassate palesemente in plastilina, discorsi senza senso e tante tante tante risatone.

E po c'è lei, Marisa Tomei.

Appello a Marisa Tomei
Dear Marisa Tomei,
i like you and maybe you'd like me, if we'd met. You know, we could have a coffee, a few talks... Well, let me know. AHS

lunedì 11 giugno 2012

La santità del matrimonio


1) Cambia canale per guardare il calcio, la moglie lo ferisce con un coltello (Corriere del Veneto)

2) Il Papa «Lo Stato è chiamato a riconoscere l'identità propria della famiglia, fondata sul matrimonio e aperta alla vita.» (Corriere della Sera)

Black Swan

Dovevo vederlo con una ragazza, Black Swan, ma dopo questa ragazza c'è andata con un'amica e mi ha detto "se vuoi puoi venire anche te" e io "ma che ci facciamo al cinema in tre?" e lei "guardiamo il film" "Ecco appunto". E poi boh, per un paio di mesi non ci siamo sentiti.


Visto che era incinta si è fatta risentire lei, per dire che non era mio figlio e che, comunque, non avrebbe voluto un figlio da me. Le ho detto che anch'io non avrei voluto un figlio da lei.


Ma non è stato lo stesso livello di cattiveria. Ci sono stato male per un paio di giorni, non di più.


Black Swan poi l'ho visto da solo, a casa, sul computer. Era un film così bello che ho pensato che forse avrei anche prestato attenzione solo al film, diciamo. Poi so come son fatto, magari se l'atmosfera era giusta anche se era un bel film non lo guardavo. Tanto passa su Sky, avrei pensato.


Tempo dopo ho visto il film su Sky, che più che altro ripensando alla ragazza di cui sopra. Ma Natalie Portman che dondolava da una parte all'altra dello schermo era stupenda e devo dire che solo lì, su Sky, per la prima volta, mi sono domandato: ma sarà veramente morta? 


Speriamo di no, ho sperato.


lunedì 30 aprile 2012

Natale con Woody



Foto di Lizzy D.
Sono abbastanza di cattivo umore, ieri sera sono andato al cinema a vedere l’ultimo film di Woody Allen e quando sono uscito dalla sala ho rimpianto i miei 8,50 €. Non mi succedeva una cosa simile da 11.14 Destino fatale. Seriamente, per quanto mi avessero avvertito di abbassare di molto le aspettative, To Rome with love è, al momento, il peggior film di Woody Allen, persino peggiore di Hollywood Ending.

La trama del film alleniano è episodica (purtroppo), in bilico tra il suo umorismo surreale, psicologico e paradossale e il classico intreccio da commedia degli equivoci: un becchino che canta come un tenore, ma solo sotto la doccia, un famoso architetto che appare come il subsconsio di un giovane architetto americano, una prostituta che viene scambiata per la moglie dell’utilizzatore finale e un uomo qualunque che diventa una celebrità televisiva senza aver fatto niente.

Temi interessanti: l’amore, la paura della morte e la televisione, ma non ho intenzione di rivelare altro della trama, perché è forse l’unica cosa che si salva. Nemmeno la regia merita alcuna menzione, quanto alla sceneggiatura: sembra scritta da un imitatore di terzordine di Woody. Tuttavia credo che il problema principale di questo film sia il product placement meschino. Specifico subito che non sono contrario e, anzi, mi diverte osservare come i vari marchi trovino il modo di comparire nei film, ma est modus in rebus.

Gli americani lo fanno da anni e con buongusto. Avete presente Cast Away, il film di Zemeckis in cui Tom Hanks è un naufrago? Ecco, Wilson e Fed Ex spadroneggiano, ma con garbo. In To Rome with love, forse per colpa di Medusa, forse per colpa di una cecità di Allen, i prodotti italiani esplodono, occupando ogni metro di scenografia disponibile, tramutando il film in un gigantesco spot pubblicitario. La presenza d’acqua, birra, spumante, salumi, mutante, passata di pomodoro e caffè è proprio imbarazzante, spesso diegeticamente incoerente. Questo crea molto disagio nello sguardo dello spettatore.

L’eccesso di sponsorizzazione (seppur legittima) ha rovinato il film e, in seconda istanza, il mio tempo. La mente è dunque subito corsa ad un romanzo, in cui si parla di un film e in cui il tempo è sponsorizzato dalle aziende: Infinte Jest di David Foster Wallace. Questo il perché delle sponsorizzazioni:
Oltretutto il film genera anche una certa perplessità nel pubblico, anche perché è storicamente risaputo che l’avvento del Tempo Sponsorizzato è stato una risposta-ricavo di fronte ai costi esorbitanti della riconfigurazione degli Stati Uniti. (pag. 525)
Se non avete presente il romanzo, non posso riassumervelo in poche righe, visto che parliamo di più di 1000 pagine, ma ne abbiamo parlato altre volte e so che non farete fatica a trovare informazioni sul libro e sul suo autore. Come avete letto, gli anni sono stati venduti, questo il risultato:
Cronologia per anno del tempo sponsorizzato ™ a beneficio dell’aumento delle entrate dell’ONAN
  1. Anno del Whopper
  2. Anno dei Cerotti Medicati Tucks
  3. Anno della Saponetta Dove in Formato Prova
  4. Anno del Pollo Perdue Wonderchicken
  5. Anno della Lavastoviglie Silenziosa Maytag
  6. Anno dell'Upgrade per Motherboard-Per-Cartuccia-Visore-A-Risoluzione-Mimetica-Facile-Da-Installare Per Sistemi TP Infernatron/InterLace Per Casa, Ufficio, O Mobile Yushityu 2007 (sic)
  7. Anno dei Prodotti Caseari dal Cuore dell'America
  8. Anno del Pannolone per Adulti Depend
  9. Anno di Glad (pag. 266)
Non solo le grandi imprese hanno avuto la possibilità di dare il nome agli anni, ma anche di vestire la Statua della Libertà:
La gigantesca Signora di Liberty Island nel porto di New New York ha il sole come corona e sotto una delle sue braccia di ferro tiene una cosa che assomiglia a un immenso album di foto, e l’altra mano tiene sollevato in alto un prodotto. Il prodotto viene cambiato ogni primo gennaio da alcuni uomini coraggiosi con tanto di scarpe chiodate e di gru.  (pag. 441)
La mia opinione finale, dopo non averci dormito una notte è che a Woody deve essere successo quello che successo al René Ferretti mentre voleva girare il film sulla Casta: come il primo ha dovuto tramutare il film in “Natale con la Casta” per ragioni di produzione così il secondo ha partorito la sua peggior pellicola degli ultimi anni: un cine-spot-panettone-pasquale. Mercoledì esce The Avengers, speriamo bene. Buona settimana.

P.s. non fossi andato al cinema, vi avrei parlato di quello che è successo ieri pomeriggio al Marassi. Forse avrei citato sempre Infinite Jest, forse avrei proposto una versione degli Hunger Games in cui gli ultrà del Genoa sarebbero stati i tributi.
P.s. 2 se credete che il tempo non sia già abbastanza stuprato dall’economia, vi prego di leggere questo articolo: clic.