domenica 24 marzo 2013

La posizione (prona) di Flavio Tosi

 DRUGO: Walter, qual è il punto? Guarda, lo sappiamo tutti da che parte sta la ragione, e allora perché parli a vanvera?
WALTER: Cosa? No, ma vaffan... Io non... Stiamo parlando di un'aggressione immotivata, Drugo.
DONNY: Si può sapere di che parla?
DRUGO: Del mio tappeto.

Leggo sul sito di Tg verona che Flavio Tosi ha rilasciato una dichiarazione a riguardo del comportamento di Marcello Ruffo.
"Premetto - ha dichiarato Tosi - che sarebbe normale che chiunque potesse andare in qualsiasi locale pubblico e che c'è chi dimostra di essere politicamente intollerante".
Qui Tosi prova a ribaltare la frittata, sostituento gli aggressori con gli aggrediti. Infatti chi si è dimostrato "politicamente intollerante", secondo le ricostruzioni, sono stati i tipi di casapau e Marcello Ruffo. Ai preti e al Malacarne danno da bere a tutti, non importa come uno la pensi. Quello che giustamente non viene tollerato è la violenza.  Cito da questo articolo:
 C'è un'altra denuncia per i fatti verificatisi giovedì sera a Veronetta tra il Malacarne e l'Osteria ai Preti, in occasione del raid di giovani vicini a Casapound nei due locali. Questa volta l'ha presentata un giovane colpito al volto da un pugno sferrato da un appartenente al gruppo degli ultrà di destra.
Ma anche l'ubriachezza molesta, o girare con un coltello e puntarlo contro le persone. Sempre dallo stesso articolo:
Una versione molto dettagliata con l'indicazione anche del responsabile in Marcello Ruffo, 28 anni, che avrebbe estratto il coltello, minacciando il dipendente del bar. «È ancora sotto choc», fa sapere Lorenzo Forlati, titolare del Malacarne, «non vuole parlare con nessuno e ha paura di altre ritorsioni». 
Purtroppo Flavio Tosi tutto questo non lo sa, o finge di non saperlo. Continuo dal primo articolo, quello su Tg Verona.
"Tuttavia - ha spiegato - pur riconoscendo le attenuanti del festeggiamento per la laurea e dello stato di presunta non lucidità, è chiaro che soprattutto chi ha una responsabilità istituzionale, tra l'altro sotto le insegne della mia lista civica, non può assumere questi comportamenti".
Falso. "lo stato di presunta non lucidità" non è un'attenuante. Un sindaco dovrebbe saperlo. È, invece, una aggravante. E soprattutto non è "presunta" visto che lo stesso Ruffo, su twitter, l'ha ammesso. Foto:

Se vi va di perdere un po' di tempo leggetevi tutte le sue versioni contrattittorie sul suo account twitter. Continuiamo con Tosi.
"Quindi - conclude Tosi - al di là delle indagini che dovranno fare il loro corso, spero che il consigliere Ruffo chieda scusa all'Amministrazione comunale e ai cittadini veronesi per il suo comportamento. Sarebbe un gesto da uomo".
 Di cosa dovrebbe chiedere scusa Marcello Ruffo, secondo Tosi? Dopo un giro di parole in cui il sindaco prima incolpa gli altri di intolleranza poi difende il suo consigliere dicendo "era ubriaco quindi è un'attenuante", Tosi chiede a Ruffo di scusarsi. Per cosa, di grazia?

Qui Tosi rimuove completamente il problema: la spregiudicata azione di Ruffo e dei suoi amici di casapau non viene nominata, ma anzi, Ruffo potrebbe rendersi "uomo" chidendo scusa per qualcosa che sostiene di non aver fatto (nonostante i testimoni). È il classico gioco del lupo e dell'agnello, con l'aggravante che il lupo è spinto a fare un "gesto da uomo" per fingersi agnello. Basta fascismi. BASTA!

Nessun commento: